Le donne e la sicurezza sul lavoro

Se volessimo spiegare ad un bambino cos’è il genere, sicuramente punteremmo sulla differenza di sesso, ovvero quell’insieme di fattori genetici, biologici, fisici e anatomici che identificano la differenza tra maschio e femmina. 

Tutti sappiamo bene che la differenza di genere in ambito lavorativo va oltre questi aspetti e coinvolge le differenze culturali e sociali, i comportamenti, le modalità di trattamento, le rispettive professioni, le condizioni lavorative, i ruoli e gli assetti di potere delle relazioni tra uomini e donne. 

In occasione della ricorrenza dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, abbiamo voluto approfondire proprio il tema del rischio di genere.

Il datore di lavoro deve, infatti,  effettuare la valutazione dei rischi sulla base della differenza di genere, tenendo quindi conto della presenza di lavoratrici donne e mettendo in pratica le corrette misure di prevenzione e protezione per assicurare un luogo di lavoro sicuro.

Cosa possono fare i datori di lavoro?

Per garantire a entrambi i generi piena dignità e reali pari opportunità occorrerebbe intervenire con strumenti che possano intercettare le diversità e i bisogni di ognuno.

I datori di lavoro possono dunque:

• puntare a rendere il lavoro più sicuro e più facile per tutti;

• inserire le problematiche legate al genere nella valutazione dei rischi;

• considerare il lavoro effettivamente svolto ed evitare di stabilire a priori quali sono le persone a rischio e perché;

• essere flessibili per quanto riguarda gli orari lavorativi;

• coinvolgere le donne nel processo decisionale in materia di SSL.

Sebbene, comunque la legislazione faccia esplicito riferimento ai rischi connessi alle differenze di genere nell’articolo 28 comma 1 del D.Lgs 81/2008, a parte la tutela della maternità, ancora oggi difficilmente la norma si traduce, nella pratica, in effettive tutele di salute e sicurezza basate sul genere. 

C’è ancora molta strada da percorrere.

Il datore di lavoro deve, infatti,  effettuare la valutazione dei rischi sulla base della differenza di genere, tenendo quindi conto della presenza di lavoratrici donne e mettendo in pratica le corrette misure di prevenzione e protezione per assicurare un luogo di lavoro sicuro