PER DIPENDENTI

Sicurezza sul lavoro: quanto incide il comportamento del lavoratore?

Quando il datore di lavoro dice domani c’è il corso di sicurezza, la frustrazione e la noia già prendono il sopravvento, ma tu come ti sei trovato durante l’ultima giornata formativa?

Ammettiamolo, quando si parla di corsi obbligatori mai nulla ci sembra interessante, proprio perché ce lo stanno imponendo; ed il corso di sicurezza non è un’eccezione. Quando sentiamo il formatore parlare di decreti legge e statistiche ISTAT ci chiediamo quando termineranno le ore obbligatorie per sgattaiolare fuori dall’aula. Sono avvenimenti troppo distanti da noi, poco realizzabili e quindi non degni del nostro interesse. 

Da un recente corso alla nostra domanda secondo voi a cosa serve questa formazione? Ci è stato risposto a niente! Tanto non cambia nulla oppure Per stare più attenti, ma i risultati sono sempre gli stessi.

Ora utilizzeremo alcune percentuali per convincervi che non è proprio così. Nel 2018 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’ INAIL, Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, sono state 641.261, con esito mortale nel 2018 sono state 1.133, 104 in più rispetto alle 1.029 denunciate tra gennaio e dicembre del 2017. 

Il 78% dei casi deriva da un comportamento imprudente del lavoratore, il 20% da caratteristiche impiantistiche e tecniche con condizioni di lavoro pericolose e solo il 2% dalla cosiddetta sfortuna. 

Sei ancora sicuro che non possa mai riguardarti?

I numeri sono seccanti e fastidiosi, ma in questi casi indispensabili e determinanti per far comprendere che è il lavoratore il primo garante della sicurezza in azienda.

Come fare? 

- Prima di tutto, è importantissimo contribuire, insieme al datore di lavoro, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;

- Segnalare immediatamente al datore di lavoro o ai propri superiori i problemi dei mezzi e dei dispositivi di sicurezza e protezione qualora ci fossero;

- Evitare di compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di competenza e che possono compromettere la sicurezza propria o degli altri lavoratori; 

- Utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e i dispositivi di sicurezza, quest’ultimi da non modificare senza autorizzazione;

- Partecipare ai programmi di formazione organizzati dal datore di lavoro;

- Sottoporsi ai controlli sanitari necessari.

Chiedetevi sempre, vale la pena rischiare la propria salute o quella dei colleghi perché non si ha voglia di indossare l’imbracatura, perché è scomoda, oppure ammucchiare scatoloni davanti alle uscite di emergenza perché non si ha voglia di sistemare gli scaffali?




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