PER IMPRENDITORI

La formazione è un investimento

Alle porte del 2020, il mondo imprenditoriale non può sorvolare sull’importanza della costruzione e del consolidamento di competenze del proprio personale dipendente per aumentare il valore aziendale. Che sia obbligatoria oppure facoltativa e di aggiornamento, la formazione è un investimento intangibile sulle proprie risorse umane e non un costo nel budget di spesa.

Lester Thurow, economista americano e autore di rilevanti testi economici come Building Wealth: The new rules del 1999, con la frase emblematica L’arma competitiva del XXI secolo sarà la formazione accompagnata dalle competenze della nostra forza lavoro” anticipò l’importanza di avere risorse umane qualificate per rimanere concorrenziali ed eccellere nel mercato attuale.

La formazione come crescita personale e professionale

Tuttavia, oltre ad aumentare le skills professionali e le competenze di settore, formare e valorizzare la propria forza lavoro innesca un gioco psicologico di valorizzazione del singolo individuo. Infatti, soprattutto oggi, non è possibile ignorare o sottovalutare l’importanza del fattore umano all’interno delle organizzazioni aziendali e di quanto l’agire delle persone possa influire sullo sviluppo positivo o negativo del business. Un ambiente di lavoro, in cui il personale ha possibilità di crescita e di esprimere la propria opinione, trasforma l’azienda in un luogo sano e positivo, nel quale la produttività viene stimolata.

Un’impresa cresce o regredisce grazie anche alla capacità delle persone che ci lavorano di gestire le relazioni umane, tenere a bada lo stress e l’emotività, valutare rischi e trovare soluzioni. Dall’altra parte la funzione del leader è sempre più importante per motivare il team e renderlo coeso. Un lavoro di squadra dato dalla conoscenza di competenze e di soft skills che se non ben esercitato può costare caro all’azienda, sia in termini economici che reputazionali.

La cultura aziendale

Oggi le realtà aziendali che dedicano tempo e risorse alla formazione sono purtroppo ancora un numero esiguo.

L’urgenza delle attività quotidiane, le scadenze giornaliere e settimanali sono uno degli ostacoli principali che definiscono l’attività di istruzione come superflua e facilmente posticipabile nel tempo. Inoltre, la scelta di formare un dipendente viene ancora spesso annotata tra i costi e non tra gli investimenti per il futuro, con la paura che una volta formato, il dipendente possa lasciare l’azienda.

Appare chiaro come queste resistenze, di una cultura aziendale conservativa e per nulla all’avanguardia, siano pericolose per l’ambiente di lavoro e la crescita professionale delle proprie risorse, che essendo per l'appunto umane, necessitano di stimoli e riconoscimenti per contribuire all’evoluzione e al miglioramento dell’efficienza aziendale.

In conclusione, è chiaro come nell’era sempre più tecnologica e specializzata dell’industria 4.0, intesa come quarta rivoluzione industriale, leader visionari e personale formato sono la combinazione vincente per affrontare situazioni critiche e svolgere l’attività aziendale nel miglior modo possibile, aumentando di gran lunga la produttività. 

Le competenze, la professionalità e la specializzazione sono, ora più che mai, caratteristiche indispensabili alla crescita aziendale.



L’arma competitiva del XXI secolo sarà la formazione accompagnata dalle competenze della nostra forza lavoro.
Lester Thurow

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